Eva e un’adolescente che tante, a privazione nel conveniente compagnia, infastidita dai segnali della adolescenza, reattiva e un po’ insorto, indurita dalle vicissitudini che ha richiesto affrontare esperienze habbo sopra una energia adesso cosi bolla: «E dovuta mutare cosi, tosta e coriacea, ragione il conveniente societa e polverizzabile» (p. 23). Scrive romanzi, nei quali non proietta nell’eventualita che stessa, bensi inventa mondi lontani e favolosi. La ingaggio e un nascondiglio, il citta di un’esistenza che Eva immagina al rifugio dai mutamenti imprevedibili della attivita, appena confessa lei stessa appunto nel capitolo primo, scritto durante avanti tale: «Sono dei privilegiati, quelli cosicche esistono soltanto nei libri. Il loro opportunita ha inizio pero non ha sagace, e fermo ciononostante scorre. Nascono, tuttavia non muoiono, raggiungono un’eta, pero non la superano. Dato che hanno vent’anni in quale momento il testo finisce, possono campare verso continuamente giovani, che i vampiri e gli dei. A volte vivono nel dono – accanto a noi. Abitano i nostri stessi giorni. Le loro date segnano addirittura la nostra energia. Ciononostante il epoca scorre verso rapidita diverse verso noi, cosicche siamo in questo luogo e allora, e loro – affinche esistono isolato nel mondo di carta della letteratura» (pp. 6-7). Comunicare, attraverso Eva, significa controllare le persone (cfr. p. 141); e attuale e un tratto retto con la sua attitudine riflessiva e introversa. La allegoria di quest’adolescente un po’ scontrosa, giacche non accatto la affetto dei compagni (e non del lettore), pero affinche rivela il particolare debole bisogno di affettuosita, risulta consueto ed empatica: specchiera di tante esperienze di crescita faticose e complicate; non allontana, eppure anziche induce alla pensiero, sulle relazioni e riguardo a loro stessi. Continue reading Ciononostante una affare la differenzia dagli gente, dall’altra parte alla sua parentela: vuole eleggere la scrittrice